giovedì 26 dicembre 2013

SUL COMMISARIAMENTO DEL COMUNE DI GUALDO TADINO


Dunque...ho riletto il comunicato del PD ed i commenti ad esso relativi , poi ho sentito alcuni amici e conoscenti di varia estrazione politica. Dato che non ho assistito direttamente ai fatti di cui si narra da diversi punti di vista, penso che per conoscere nei dettagli ciò che è veramente accaduto, servirebbero delle indagini preliminari di Polizia seguite da una citazione a giudizio o da un'archiviazione ( dato che da più parti vengono prospettate ipotesi di reato). Poi dovrebbe essere celebrato un processo con tanto di possibile appello, ricorso in Cassazione ed eventuali ricorsi incidentali in Corte Costituzionale. Alla fine, tra una decina d'anni circa potrei leggermi una sentenza (definitiva) di condanna o di assoluzione verso qualcuno. Devo confessarvi che mi dispiace davvero molto d'essermi perso i pochi attimi di vivacità, in questa abissalmente noiosa legislatura.Per quanto riguarda il comportamento dei consiglieri, che non partecipando alla massima assise cittadina ne hanno decretato l'ireversibile decadenza, ho potuto intuire che la loro scelta sia stata di natura strategicamente finalizzata al conseguimento della nomina commissariale. L'eccezione della professoressa Fioriti che non si è presentata per giustificati motivi di salute (a quanto pare non solo di origine fisica, ma anche psicologica, date le gravi minacce subite, non tanto con la sincera, legittima e pubblica lettera aperta, quanto con le due chiuse e di sconosciuta provenienza) conferma la regola dell'assenza volontaria di tutti gli altri, inclusi (penso) i dimissionari non surrogabili per ragioni tecniche (forse...e questo è un sospettuccio :)   incidentalmente volute. In conclusione, ciò che ha condotto al commissariamento del nostro comune, a mio avviso , è la conseguenza necessaria della conclamata impossibilità (per ragioni in parte note ed in parte sconosciute, almeno a me) dell'esecutivo di mantenere coese le forze consiliari di maggioranza. Su questa debolezza (che in passato ho definito come provocata o amplificata da quello che scherzosamente chiamo "embargo politico - economico gracioliniano"... a causa della strategia dell'amico Graciolini) si è innestata una tattica politica abile e non vigliacca, dei gruppi d'opposizione, dato che anche l'assenza da un'assemblea costituisce manifestazione di volontà. Per questa ragione le leggi che disciplinano la procedimentalizzazione delle volonta degli organi democratici, richiedono un minimo di presenze, per la validità delle sedute (cosiddetto numero legale). I consiglieri che non hanno partecipato alla seduta sapevano e sanno benissimo che la loro assenza è equivalente nella sostanza ad una mozione di sfiducia verso l'intero consiglio (data l'esizialita' dei motivi della convocazione : ...il bilancio da approvare) anche per questo penso che alcuni di essi abbiano organizzato un presidio democratico in piazza, dove, a quanto pare dalle finestre del palazzo (divenuto una "Bastiglietta Gualdese assediata dal popolo") sia stata versata qualche frase "oleosa e bollente" dovuta ad un comprensibile pur se non del tutto giustificabile (...ma ripeto che la verità dei fatti andrebbe "cementata " giudizialmente) senso d'irrimediabile sconfitta. Comunque tra qualche tempo si tornerà a votare e se non ci saranno gravi stravolgimenti del panorama socio politico (come per es. forti addebiti di natura giudiziaria, verso personaggi di rilievo, noti ed emergenti) il risultato finale potrebbe sorprendere ancora ; disallineandosi dai primi esiti delle azioni politiche in corso.