martedì 8 ottobre 2013

LA RAGIONE DELLA CRISI E' LA CRISI DELLA RAGIONE

LA RAGIONE DELLA CRISI
(Un pensiero di solidarietà verso la popolazione italiana, vittima secolare di feroci fregature provenienti da furbi e furbastri, in ogni momento storico)

In molti non sanno o credono di non sapere quel che devono fare e perciò non fanno nulla.

Molti altri, credendo di sapere ciò che devono fare, fanno  quel che non dovrebbero fare ed in altre circostanze, paradossalmente compiono per errore ciò che, per fortuna, dovrebbe essere fatto. Però spesso, acquisendo l'erronea  convinzione di aver fatto ciò che non avrebbero dovuto fare, riescono a vanificare un giusto, pur se fortuito operato.

Altri ancora, sanno quel che devono fare ma fanno qualcos'altro o non fanno alcunché. Addirittura in alcuni casi impediscono al prossimo di fare ciò che dovrebbe essere fatto. Questi sono i peggiori e purtroppo stanno esponenzialmente aumentando di numero.
Taluni, infine (i più coscenziosi) fanno quel che devono fare pur rendendosi  conto che  non serve a nulla, dato che gli altri facendo cose contrarie al loro dovere distruggono ogni utile risultato.
La ragione della crisi origina dalla diffusa mancanza di ragione.
La mancanza di ragione proviene dalla convinzione che la ragione non possa esistere come valore assoluto e fondamentale.
Quando si verifica tutto questo, per evitare il caos servono accordi solidi tra le persone, che possano sfociare in leggi certe ed inoppugnabili.
Perciò occorre un governo forte sostenuto da un parlamento affidabile, ambedue assistiti da una magistratura dinamica, rapida, precisa, equilibrata e radicalmente giusta.

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