Evviva la Giustizia, che un bel giorno si affermerà.
Evviva la Giustizia, che un bel giorno si affermerà.
Per
circa 25 anni ho protestato a causa della scarsa professionalità che
si rinveniva in certi ambienti. Contro certe cause e certi processi che
sembravano fatti per forza e per interesse (non di giustizia). Ho
protestato contro le chiusure preconcette dell'ordine professionale
forense e contro il conflitto d'interesse tra giurisdizione dei non
togati e professione avvocatizia. Ho protestato scrivendo montagne di
comunicati, reclami denunce e quanto altro di documentale poteva essere
prodotto. Non ho mai protestato contro la Giurisdizione nel senso puro
del termine ma contro le sue forme degenerative, sperimentabili per es.
quando due avvocati in formale contenzioso tra loro, a fine processo
si spartivano, sotto la scrivania la parcella di uno dei loro
assistiti. Non ho mai criticato la Pubblica Accusa nella sua forma di
Popolo in azione contro l'illegalità. Forse aveva ragione il Bonfante
quando per spiegare il deterioramento della civiltà e della cultura
giuridica romana, sosteneva che il male non si trovava negli
ordinamenti ma negli uomini. Tutto torna anzi forse tutto rimane perché
all'origine della sofferenza c'è il male. Una forza viva ed operante
che attraversa le cellule umane inducendo azioni e reazioni in coloro
che sono predisposti biologicamente ad accogliere la sua interferenza.
Questa forza produce conflitti tra le persone determinando la
cosiddetta ingiustizia. Le leggi dovrebbero aiutare i cittadini comuni e
coloro che svolgono pubbliche funzioni a non cadere sotto gli influssi
di questa forza. Ma le leggi, se non si percepisce la loro consistenza
metafisica, sono solo dei pezzi di carta macchiati d'inchiostro reale o
virtuale. E nessun animale si lascia condizionare più di tanto da un
pezzo di carta. Per questo dovremmo smetterla di sostenere che siamo
degli animali così tanto per amore di scienza; perché a forza di dirlo
stiamo dimenticando la nostra provenienza spirituale col rischio di
scambiare l'incorruttibilità con quella corruzione che sempre di più
qualcuno vorrebbe farci apparire come normale se non addirittura
necessaria.
Evviva la Giustizia, che un bel giorno si affermerà. Allora, guardandoci, rideremo al ricordo di com'eravamo senza di essa.
Evviva la Giustizia, che un bel giorno si affermerà. Allora, guardandoci, rideremo al ricordo di com'eravamo senza di essa.
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